IMPLANTOLOGIA

I grandi progressi dell'implantologia consentono oggi di risolvere in maniera efficace, confortevole, ed estetica la mancanza di uno o più denti.

Sostituire denti con l’implantologia dentale consiste nell’inserimento nell’osso mascellare o mandibolare di pilastri in titanio che, una volta integrati nell’osso stesso, fungono da radice artificiale e, rappresentando il punto di aggancio delle protesi all’interno del cavo orale, possono supportare uno o piu' denti.

La chirurgia implantare richiede una accurata progettazione dell'intervento, mediante radiologia convenzionale oppure Tac Cone Beam, presente nella nostra struttura.

L'inserimento degli impianti è realizzato mediante tecniche tradizionali ma anche con l'ausilio di sistemi più avanzati quali il bisturi osseo piezoelettrico (piezo surgery), che consente di agire in modo assolutamente selettivo sull'osso preservando le strutture anatomiche circostanti.

Da numerosi anni queste metodiche sono utilizzate con grande successo nel nostro studio anche con procedure avanzate quali il rialzo del seno mascellare, la split crest, rigenerazione ossea e tissutale (GBR e GTR), carico immediato e impianti pterigoidei; tecniche delle quali il Dott. Carbini é stato relatore in congressi e corsi, privati e accademici.

IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO
Questo protocollo operativo ha rivoluzionato i vari interventi di riabilitazione dentale soprattutto dal punto di vista della tempistica, consentendo l’applicazione della protei subito dopo l’inserimento degli impianti.

IMPIANTI PTERIGOIDEI
Questo tipo di impianto innovativo consente anche ai pazienti che presentano una disponibilità di osso mascellare incongrua e di bassa qualità di poter riabilitare la propria bocca con una protesi dentale fissa garantendo un maggior comfort estetico-funzionale , piuttosto che con la classica dentiera mobile (purtroppo inevitabile in alcuni casi fino a qualche tempo fa).
L’impianto pterigoideo è un impianto dentale che viene inserito posteriormente al primo molare superiore, all’interno del piatto pterigoideo, consentendo poi l’ancoraggio di varie soluzioni protesiche fisse.